ORE DI FORMAZIONE
TEORIA
PRATICA
TIROCINIO
Denominazione Attività Formativa | Tipologia Attività Fromativa | Ore | Programma | Obiettivi |
Colloquio clinico ed esame obiettivo | Diagnostica clinica | 10 | Esposizione delle basi storiche e comparazione con la teoria di riferimento su: Cos’è il colloquio clinico La collocazione nel tempo e nello spazio Le competenze dello psicoterapeuta il colloquio clinico in psicodiagnosi come si conduce il colloquio clinico. |
fornire agli allievi la teoria della tecnica che guida il primo colloquio con il paziente correlazioni con la clinica; individuare gli obiettivi principali di un primo colloquio presentare le fasi che scandiscono il primo colloquio raccordare il primo colloquio con la successiva fase psicodiagnostica e terapeutica approfondire l’aspetto relazionale che caratterizza il primo colloquio contesti di utilizzo |
Colloquio clinico ed esame obiettivo | Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche | 10 | presentzione di casi di colloquio clinico ed esame obiettivo; role playing con interpretazione del ruolo dello psicoterapeuta e del paziente | far sperimentare all’allievo, attraverso l’immedesimazione, sia il ruolo di terapeuta che quello di paziente. L’Allievo potrà sperimentarsi presso la sede di tirocinio, sulla base di una metodologia precisa, che fornisce indicazioni sia sui dati clinici da reperire durante il colloquio, sia sulla modalità relazionale e comunicativa per ottenere tali dati. |
Psicodiagnosi adolescenti | Diagnostica clinica | 15 | Le basi della psicologia dall’età evolutiva all’Adolescente: caratteristiche di personalità, come si muovono nel proprio ambiente, relazioni sociali, relazioni con la famiglia di origine e con la figura adulta. Il rapporto con i genitori e la scuola L’organizzazione del lavoro di psicodiagnosi e della cartella clinica: raccolta dati; organizzazione, riflessioni ed elaborazione degli stessi; gestione della relazione con l’adolescente: la costruzione di un’alleanza di lavoroComprensione del sociale e dell’ambiente relazionale dell’adolescente gestione e relazione con le figure di riferimento stesura di un profilo psicodiagnostico e di funzionamento: Funzionamento affettivo Funzionamento relazionale Funzionamento cognitivo |
I contenuti del seminario mirano a far comprendere agli allievi le caratteristiche di base della psicologia del paziente dall’età evolutiva all’adolescente, come questi intervengono anche nel percorso psicoterapeutico e di cosa bisogna tener conto nello stilare un profilo psicodiagnostico. Apprendimento delle modalità di comunicazione con e dell’adolescente per poter entrare in relazione con lui/lei in modo appropriato e riuscire a somministrare i test psicodiagnostici nonché creare un rapporto di fiducia per il successivo eventuale percorso psicoterapeutico. Gli allievi devono inoltre apprendere come collegare le conoscenze teoriche in merito a quest’età con gli aspetti psicodinamici del singolo soggetto e come queste caratteristiche influenzano la relazione con lo psicoterapeuta |
Test diagnostici: Rorschach I livello | Diagnostica clinica | 15 | Descrizione della teoria che sta alla base del Test, attraverso l’utilizzo delle tavole Rorschach; riferimenti alla teoria adleriana per condurre gli allievi ad acquisire una sufficiente capacità di interpretazione e correlazioni con la clinica; Analisi dei possibili contesti di utilizzo. In specifico, attraverso esercitazioni di protocolli come procedere rispetto ai seguenti punti: • lettura delle risposte • dati normativi • stesura profilo |
consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione qualitativa del test: descrizione delle tavole; significato simbolico; contesti di utilizzo – consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione quantitativa del test: siglatura delle risposte indici numerici; banali ed IR (Indice di Realtà); TRI1 e TRI2 dati normativi choc fenomeni particolari – consentire agli allievi di apprendere come stilare un profilo secondo il funzionamento delle tre aree: funzionamento affettivo; funzionamento relazionale; funzionamento cognitivo. |
Teoria e prassi della psicologia individuale I | Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche | 20 | Il pensiero di Alfred Adler è straordinariamente moderno. La sua psicologia raccoglie, infatti, i fermenti di trasformazione presenti nella cultura del suo tempo e li traduce in un’interpretazione della psiche e dei comportamenti umani decisamente innovativa. La Psicologia individuale può essere definita una teoria dell’uomo ad orientamento olistico. teleologico e fenomenologico. Basi motivazionali dell’individuo sono i bisogni e i valori all’interno della relazionalità, qualità primaria della psiche. |
Conoscere il pensiero di Adler. Saper individuare la matrice storico- filosofica che permea la sua teoria. Saper riconoscere i principali costrutti teorici, attraverso la loro definizione e formulazione |
Test diagnostici: Carta e Matita | Diagnostica clinica | 10 | • PREMESSE • TAPPE DI EVOLUZIONE DELL’ESPRESSIONE GRAFICA • SOMMINISTRAZIONE • SIGNIFICATO DEI DISEGNI • EVOLUZIONE DELLA FIGURA UMANA • INTERPRETAZIONE (ANALISI DELL’ATTEGGIAMENTO, GRAFICA, FORMALE E DEI CONTENUTI) • INTERPRETAZIONE (ANALISI DELL’ATTEGGIAMENTO, GRAFICA, FORMALE E DEI CONTENUTI) • COMMENTI MATERIALE AUDIOVISIVO |
Conoscere le tappe di evoluzione dell’espressione grafica infantile e le regole di somministrazione ed interpretazione dei tests carta e matita per stabilire se il bambino è in linea con la sua età cronologica. |
Test diagnostici: Carta e Matita, casi clinici | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 10 | Presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva con somministazione del test carta e matita. Presentazione del materiale (disegni); lettura e interpretazione dei disegni. Inserimento nel contesto familiare, sociale e culturale del bambino. | Saper interpretare il disegno di un bambino inserendolo nel contesto del bambino stesso e interpretarlo alla luce delle ulteriori informazioni. |
Gruppi di formazione permanente in psicoterapia per l’età evolutiva I livello | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 20 | Attraverso la presentazione di casi clinici si approfondiscono le tematiche inerenti: il mondo interno del bambino -area cognitiva, emotiva e relazionale- all’interno del contesto relazionale famigliare ed allargato, nella dimensione storica e progettuale. Gli aspetti relazionali all’interno del setting terapeutico. Le tecniche di intervento (gioco, disegno, attività psicomotoria), le tecniche espressive specifiche (canto, teatro, ecc.) il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno. Quali i possibili interventi, sia specifici che preventivi. il progetto terapeutico |
Si privilegia la dimensione esperienziale sul piano relazionale e tecnico attraverso momenti di vissuto e sperimentazione attiva in diverse situazioni all’interno del gruppo (comunicazione con oggetti mediatori, gioco ecc.) Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori |
Gruppo di formazione permanente in psicoterapia per l’età adulta | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 20 | Presentazione agli allievi di costrutti di base dell’impianto teorico adleriano per la delineazione di un modello di psicologia e psicoterapia dell’età evolutiva. • Delineare una teoria dello sviluppo della mente che integri i costrutti adleriani di base con altre teorie psicodinamiche e studi neuroscientifici. • Percorse le tappe evolutive delineando caratteristiche, funzionamento e apprendimenti tipici delle diverse età. Attraverso il caso clinico, di volta in volta presentato, si analizza: La relazione con il bambino e con i genitori Il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale Il gioco simbolico e l’immaginario nella psicoterapia infantile L’interpretazione Il transfert e il controtransfert il mondo del bambino (area emotiva/affettiva- area relazionale- area oggettiva) il linguaggio del bambino: verbale, non verbale, corporeo gli strumenti del bambino: l’immaginario, il gioco, il corpo, il disegno. la relazione con il paziente in età evolutiva. |
Mettersi in gioco: agli allievi è chiesto di sperimentare in prima persona le tecniche per una giusta comprensione del mondo del bambino, in un’ottica di relazione tra terapeuta e paziente: giocare, disegnare, comunicare con oggetti mediatori ecc.. Dal caso clinico presentato si passa poi all’analisi del “disturbo”. Quali i possibili interventi, sia specifici che preventivi. Messa a punto di un progetto terapeutico Al termine degli incontri è previsto uno spazio per il racconto dei vissuti degli specializzandi nella sperimentazione pratica, il confronto e la discussione. |
Test diagnostici: le scale di intelligenza | Diagnostica clinica | 10 | Il programma del Seminario prevede l’esame delle caratteristiche della scala di intelligenza per l’età evolutiva, con particolare attenzione ai profondi e significativi cambiamenti della versione più recente. Saranno esaminate le differenze sostanziali tra la scala WISC –R e la nuova scala, i subtest eliminati, quelli aggiunti e quelli resi supplementari nel computo del QI. Verranno illustrate le modalità di somministrazione, di scoring e di stesura del profilo cognitivo finale. A partire da un’esemplificazione clinica, si darà una lettura dei risultati esemplificandone l’utilizzo nella pratica. | Gli obiettivi del Seminario mirano consentire agli allievi di apprendere le basi storiche del test e le sue origini; far comprendere le sostanziali differenze delle nuove versioni della scala; consentire agli allievi di apprendere come effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa del test: descrizione del materiale di somministrazione; scoring dei punteggi e loro interpretazione; correlazioni con la clinica; contesti di utilizzo; dati normativi; casi clinici. E, infine, consentire agli allievi di apprendere come stilare un profilo cognitivo. |
Test diagnostici: supervisione casi clinici con Scale di intelligenza | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 10 | presentazione di casi clinici completi dei test effettuati durante il percorso. Supervisione sull’elaborazione dei dati emersi dai test intellettivi “Scale di Intelligenza” . Confronto all’interno del gruppo classe sui dati emersi. | All’apprendimento cognitivo delle caratteristiche della scala di intelligenza, dei metodi di somministrazione e scoring, va favorita la maturazione della capacità di collegare tali dati e indici per la stesura di un profilo cognitivo, che tenga conto anche dell’utilità di tali informazioni nella pratica clinica con il paziente. |
Psicologia generale | Psicologia generale | 10 | Il programma prevede la presentazione delle funzioni psichiche studiate dalla Psicologia Generale nel percorso evolutivo della strutturazione della personalità. Saranno esaminate le deviazioni dalla normalità delle singole funzioni psichiche e la relazione con i quadri psicopatologici. |
Gli obiettivi formativi riguardano: Lo sviluppo delle conoscenze relative all’armonico funzionamento della personalità, connesso con l’adeguata armonia di tutte le funzioni psichiche, La capacità di identificare nei quadri psicopatologici il grado di compromissione delle funzioni psichiche e il possibile miglioramento conseguente a un intervento psicoterapeutico |
Fondamenti della psicoterapia psicodinamica | Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche | 10 | Presentazione dei presupposti che fondano e distinguono una terapia psicodinamica da altre teorie di riferimento. La tematica dell’inconscio e la sua differrenziazione all’interno delle psicoterapie psicodinamiche (Freud, Jung, Adler). Tecniche terapeutiche specifiche della teoria psicodinamica (interpretazione dei sogni, libere associazioni, transfert e controtransfert, ecc) |
Conoscenza, elaborazione critica e messa in pratica dei concetti espressi. Saper distinguere tra i diversi indirizzi psicodinamici. Acquisire le basi di una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico. |
Teoria delle personalità I livello | Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche | 10 | Excursus storico delle varie Teorie della personalità e confronto. Approfondimento della teoria di indirizzo individual psicologico proprio della Scuola dall’esordio al contemporaneo. | Conoscenza della storia psicologica delle diverse teorie della personalità e capacità critica di elaborazione delle differenze e delle convergenze dei vari pensieri. |
Psicologia individuale ed età evolutiva | Psicologia dello sviluppo | 10 | • Presentarazione agli allievi dei costrutti di base dell’impianto teorico adleriano su cui costruire un modello di psicologia e psicoterapia dell’età evolutiva. • Delineare una teoria dello sviluppo della mente che integri i costrutti adleriani di base con altre teorie psicodinamiche e studi neuroscientifici. • Presentazione delle tappe evolutive delineandone le caratteristiche, il funzionamento e gli apprendimenti tipici delle diverse età. • Approfondire conoscenze relative all’immaginario infantile e al gioco, come strumenti di conoscenza e lavoro con i bambini. |
• Fornire agli allievi elementi teorici di base utili per formulare un corretto intervento diagnostico che tenga conto delle caratteristiche di funzionamento di un soggetto in età evolutiva. • Saper differenziare le diverse tipologie di diagnosi. • saper Individuare gli elementi fondamentali del setting. • Percorrere le tappe di un percorso di psicodiagnosi infantile. • Condividere e sperimentare tecniche di colloquio, di osservazione e raccolta dati. • Fornire strumenti di elaborazione dei dati e di formulazione del profilo psicodiagnostico. • Riflettere su modalità e strumenti di restituzione |
Psicologia individuale ed età evolutiva: casi clinici | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 10 | Presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva. Elaborazione critica dei dati.Supervisione e confronto sui dati emersi. | Favorire la capacità di coniugare la teoria con la prassi operativa; sensibilizzare alla rielaborazione dei concetti appresi; sensibilizzare al confronto ed alla collaborazione con altri colleghi. |
Gruppi di studio e approfondimento test Rorschach | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 12 | Siglatura del protocollo Rorschach – Riassunto numerico – Analisi e rielaborazione dei dati – Integrazione dei dati raccolti nel protocollo con i dati emersi dall’anamnesi | Favorire un migliore apprendimento e interiorizzazione delle tematiche proposte mediante attività di esercitazione e di studio guidato. Favorire le capacità di cooperative learning tra gli allievi, al fine di promuovere le loro potenzialità di crescita autonoma sia per quel che riguarda i contenuti specifici proposti ma anche per quel che riguarda le competenze trasversali sollecitate dall’esperienza. Saper analizzare e rielaborare i dati, saper siglare i protocolli, saper analizzare quantitativamente e qualitativamente i test saper somministrare i test |
Gruppi di studio e approfondimento test Carta e Matita | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 12 | Esercitazioni pratiche su: Il disegno infantile nelle diverse età – Il disegno infantile nelle diverse patologie – Analisi strutturale dei test carta e matita – Analisi formale dei test carta e matita – Analisi dei contenuti nei test carta e matita | Saper analizzare e rielaborare i dati, saper siglare i protocolli, saper analizzare quantitativamente e qualitativamente i test, saper somministrare i test |
Gruppi di studio e approfondimento test Scale di Intelligenza | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 12 | Esercitazioni pratiche sui test di intelligenza. Elaborazione e rielaborazione dei test, Analisi dei dati ed integrazione con altri dati a disposizione | saper somministrare il test, saperlo leggere e saper elaborare i dati emersi integrandoli nell’anamnesi del paziente. Sapere quale test è più utile somministrare. |
Supervisioni individuali | Supervisione – Pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta | 5 | L’allievo deve poter apprendere le metodologie testistiche finalizzate alla stesura del profilo psicodiagnostico dell’individuo, redigere un progetto terapeutico e avere i rudimenti della psicoterapia, che potrà affinare con l’esperienza. Durante la supervisione individuale viene preso in considerazione il vissuto dell’allievo rispetto sia al programma formativo sia alla sua esperienza nella sede di tirocinio sia anche il suo vissuto rispetto al gruppo classe e a quello personale. | il rapporto che si instaura tra l’allievo ed il tutor, proprio per il carattere di supervisione individuale permette una maggiore attenzione al vissuto dell’allievo sia nell’immediato che come futuro psicoterapeuta ed anche di poter rispondere in modo mirato alle necessità formative e professionalizzanti specifiche dell’allievo stesso. |
Trattamento analitico delle nevrosi I | Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche | 30 | Basi storiche ed evolutive delle nevrosi e delle psicopatologie. Definizioni, differenze e analogie tra disturbi e disagi. Differenziazioni di strumentazioni tecniche nel trattamento. Presentazione di casi clinici, simulazioni e role playing. Confronto con altre teorie psicologiche |
Conoscenza approfondita delle caratteristiche relativa allo sviluppo del pensiero psicologico con riferimento alla conoscenza del contesto storico sociale, economico come presupposto dello sviluppo e delle modifiche sia delle patologie sia delle strumentazioni per affrontarle. |
Colloquio clinico ed esame obiettivo | Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche | 20 | Presentazione di dati e di ricerche effettuate in campo psicologico che richiedono una valutazione critica ed adeguate strumentazioni per quanto attiene le nuove patologie e situazioni generalizzate di malessere psicologico (Hikikomori, attacchi d’ansia, disturbi ossessivi compulsivi etc) | Sensibilizzare la capacità del futuro psicoterapeuta a saper cogliere i cambiamenti culturali e sociali che portano alla nascita di nuove patologie, sensibilizzazione all’attenzione critica sul contesto sociale. |
Supervisioni | Supervisione – Presentazione orale di sedute terapeutiche | 20 | Gli allievi portano i casi su cui lavorano in sede di tirocinio e possono riguardare pazienti in età evolutiva, adolescenza e adulti. Dopo la presentazione del caso si passa al confronto ed alla discussione in gruppo. | F1 Gli obiettivi formativi sono variegati e trasversali: sensibilizzazione della capacità critica, di elaborazione e rielaborazione, capacità di mettersi in discussione, capacità di confronto e di collaborazione in equipe. Riconoscimento delle proprie capacità e dei propri limiti |
Supervisioni | Supervisione – Trascrizione di sedute terapeutiche | 20 | F2 nel primo periodo del primo anno di corso i casi da supervisionare vengono preparati dai docenti, in quanto gli allievi non hanno ancora avuto modo di presentarne. Tra le tematiche trattate al primo anno: accoglimento del paziente, Individuazione della motivazione; raccolta della storia di vita. Vengono poi presentati casi clinici inerenti le tematiche affrontate durante i seminari. | Affinare le capacità organizzative e di collaborazione, approfondimento di tematiche specifiche o apprendimento di metodologie pratiche. Stimolare la lettura critica del caso presentato |
Supervisioni | Supervisione – Role-playing di sedute terapeutiche | 30 | Gli allievi preparano i casi che desiderano vengano trattati durante la supervisione e vengono organizzati role playing che coinvolgono direttamente gli allievi –a turno- nel ruolo di psicoterapeuta, di paziente, di figure importanti per il paziente stesso (es. genitori se si tratta di paziente in età evolutiva; di insegnate o marito/moglie etc) | Questa metodologia punta alla messa in gioco degli allievi nel provare a identificare le caratteristiche del paziente portato in supervisione e quali difficoltà ogni allievo avrebbe incontrato nel trattare tale caso. Aiuta inoltre a capire maggiormernte lo stato d’animo di un paziente. Affina la capacità di osservazione e di comprensione. |
Test diagnostici: supervisione casi clinici con Test Rorschach | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 15 | vengono presentati casi clinici corredati del test Rorschach che gli allievi dovranno elaborare. Supervisione dei dati emersi dall’analisi dei test. Discussione e confronto in gruppo. | Il test per essere compreso prevede molta pratica. L’obiettivo è quello di permettere all’alievo di sperimentarsi sotto la supervisione di uno psicoterapeuta esperto e di poter confrontarsi anche nel gruppo. |
Unità biopsichica: lo sviluppo della mente nelle prime relazioni affettive | Psicologia dello sviluppo | 10 | Brevi cenni ai concetti di Adler e la teoria dell’attaccamento, Bolwing, Winnicot e in particolare i profili psicologici delle madri che traccia A. Adler. Importanza della relazione con i caregiver per il corretto sviluppo intellettivo ed emotivo del bambino. Si pone l’accento sull’integrazione bio-psico-sociale e sugli ultimi sviluppi delle teorie ad esso relative. Vengono illustrate le possibili conseguenze sullo sviluppo evolutivo in mancanza di corrette relazioni e interrelazioni. |
saper conoscere le tappe dello sviluppo fisico e mentale di un bambino, cogliere l’armonia dello sviluppo ed i disagi psicologici che possono intervenire bloccando lo sviluppo o deviandolo. Saper trovare le radici del presente nel passato. |
Lo sviluppo della mente nelle prime relazioni affettive: casi clinici, esercitazioni pratiche | Attività formativa pratica – Esercitazioni | 10 | Presentazione di casi clinici di pazienti in età evolutiva. Coinvolgimento diretto degli allievi in simulazioni di gioco. | approfondimento dei vari profili psicologici e messa in relazione con i relativi disturbi; messa in gioco diretta dell’allievo sia nell’elaborazione che nella rielaborazione dei dati presentati che nell’esperienza di gioco; |
Fondamenti di psicoanalisi e psicologia individuale | Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici | 20 | Viene rivisatata l’excursus teorico con presenza di momenti pratici dello sviluppo psicoanalitico a partire dalla teorie delle pulsioni (Freud) alle più recenti teorie pscoanalitiche. | ripercorrere e sviluppare le conoscenze acuisite durante il corso di laure, stimolando riflessioni e soprattutto la possibilità di visualizzare la messa in pratica di tali teorie di tali trattamento. Particolare attenzione alla teoria di riferimento individual psicologica, studiandone i presupposti che sono alla sua base e analogie e differenziazioni rispetto a quella freudiana. |