Nel 1976 l’esigenza di confronto e di approfondimenti teorico-operativi espressa da psicologi e medici conduce il primo gruppo di clinici operanti nel Centro Studi di Psicologia Applicata (C.S.P.A.) “G.P. Grandi” di Torino a strutturare momenti formativi mirati ad una preparazione teorico-pratica di ampio respiro transculturale. Questa esperienza porta nel 1980 all’apertura della Scuola di Formazione in Clinica Psicologica. Di concerto con il C.S.P.A., la Scuola promuove incontri scientifici e culturali, avvia corsi di didattica mirata alla professionalità, organizza convegni a carattere nazionale, giornate di studio e seminari su temi specifici; pubblica inoltre numerosi volumi e articoli scientifici. Motivo ispiratore delle molteplici attività della Scuola è il costante riferimento alla concezione della formazione permanente e della centralità del paziente. La fondazione nel 1985 dell’Istituto di Psicologia individuale “A. Adler” di Torino propone un referente culturale dai contorni più definiti ed una epistemologia approvata a livello internazionale, in sostegno alle attività già in atto. Nel luglio 1987 l’Istituto diventa Member group of the International Association of Individual Psychology. La Scuola interagisce e collabora con Istituti e Associazioni culturali nazionali ed internazionali ed in particolare con l’International Association of Individual Psychology (I.A.I.P.), con la Società Italiana di Psicologia Individuale (S.I.P.I.), con la Federazione Italiana Associazioni di Psicoterapia (F.I.A.P.), e la European Association of Psychoterapy (E.A.P.). Nel 1993 su proposta dell'”A. Adler Institute”, in collaborazione con il CSPA, con il CESPES Psicologia Applicata di Reggio Emilia e con la partecipazione attiva di altre Associazioni aventi sede nel territorio nazionale ed europeo, la Scuola di Formazione in Clinica Psicologica assume la denominazione di Scuola Adleriana di Psicoterapia
Si può affermare che la psicologia adleriana pone particolare attenzione al “senso della vita” e all’unicità – irripetibilità di ciascun soggetto. Su tali presupposti si sviluppa, nel percorso formativo, anche lo stile di vita del terapeuta adleriano. L’ottica del servizio che lo caratterizza, lo distingue da colui che utilizza le conoscenze cliniche apprese come mezzo di potere; il terapeuta adleriano fa del rispetto dell’individuo e delle sue specificità un proprio irrinunciabile punto di partenza, per mettere l’individuo stesso nella condizione di decidere e di scegliere in piena libertà e autonomia. Si indirizza così il paziente verso un modello di sviluppo e di crescita che porta al superamento del sentimento e/o complesso di inferiorità a vantaggio di una proposizione affermativa di sè stesso che sia nel contempo creativa e rispettosa dell’altro. L’adattamento non conformistico e lo sviluppo ottimale delle potenzialità creative di ciascuno rappresentano principi base dell’operare dell’Individual Psicologia Comparata.